SOUTH AFRICA - La scelta del lavoro da volontario


Quello in Sud Africa è stato il mio primo grande viaggio in solitaria. Lo ricordo ora tra la nostalgia e la tristezza.
Un mese in provincia di Pretoria, il un centro di volontariato per aiutare i Leoni, al limite tra la vulnerabilità ed il rischio d'estinzione.

Questo viaggio NON DOVREBBE FARLO NESSUNO. O meglio, nessuno che non si sia documentato a dovere prima di partire.
E non pensate che il pericolo arrivi dall'uomo nero, come il più delle volte ad avere portato corruzione, violenza, cattiveria in questa terra.. è l'acculturato uomo bianco, con la sete di soldi.






Sono partita con la testa piena di sogni e illusioni, con l'ingenuità di chi pensa che tutti abbiano un animo gentile.

Essendo inesperta nel viaggio ed essendomi posta come meta una destinazione non così semplice da pianificare, mi sono appoggiata ad una compagnia turistica online. Mi hanno detto avrei dormito e mangiato in una splendida struttura nella quale, durante il giorno, avrei potuto fare esperienza del volontariato con leoni in varie fasce d'età. Non mi hanno mai detto il nome esatto di questo posto, ho pensato che lo facessero per una questione di commissione sul loro prezzo e non me ne sono preoccupata.


Sono quindi arrivata a UKUTULA, vicino a Pretoria (Johannesburg). 
Sono arrivata con un gruppo di altri ragazzi e subito ci ha accolto la presidentessa dell'associazione. Ci ha fatto mettere comodi, tutti orecchie per un discorso di presentazione in cui ha raccontato quanto amassero i leoni, quanto fosse per loro importante la salute degli animali, quanto eventuali voci che potessimo sentire sul loro conto non fossero vere.
Inseriscono anche un paio di informazioni scientifiche: il loro obiettivo sarebbe tenere sotto controllo gli animali in modo da studiarli e debellare l'HIV felina (malattia che, effettivamente, li sta decimando) per poi rimettere in libertà gli esemplari cresciuti.
Un lavaggio del cervello farcito da appartamenti meravigliosi, pasti ricchi e saporiti e tanti, falsi, sorrisi.
Devo dire, la persona in se non mi piaceva ma al momento non ho dato ascolto al mio istinto. Mi ha persino convinto.







Poi però troppe cose non tornano ed apri gli occhi.. giorno dopo giorno impari di più sui leoni e capisci che ci sono troppi cuccioli e nessun adulto. Che il costo per rimetterli in libertà, controllare il territorio, trovare una zona che non sia occupata da un altro gruppo di leoni è terribilmente alto e quasi impossibile da sostenere. Che ci sono anche tante richieste di zoo e di bracconieri che pagano moltissimo per poterci mettere mano.




Anche le altre persone del mio gruppo si sono accorte di queste incongruenze ed abbiamo iniziato a fare domande alle persone locali che lavorano nel centro. Con cortesia ma fermezza ci hanno chiesto di far finta di niente, per non mettere nessuno in una posizione scomoda.

Tornata a casa mi sono buttata nella ricerca ed ho capito che i miei dubbi ed incertezze non erano affatto infondate.

Ho capito allora che i cuccioli che ho pesato, lavato, nutrito, a cui ho tagliato personalmente la carne in minuscoli pezzi ogni giorno...sono destinati a morire. Ora probabilmente i più irruenti e non adatti a stare con i volontari sono già stati venduti ai bracconieri.
Quei cuccioli con il loro personalissimo carattere, che hanno imparato a conoscerti e a prendere confidenza con te. Dal più giocoso, al più geloso, dal piccolo che mangia con voracità a quello che ha bisogno di 15 minuti e che va difeso. Tutti finiranno in maniera orribile.
Nessuno dovrebbe mai sperimentare un esperienza del genere.



Per me è stata un esperienza molto forte, in positivo e negativo. Vivere con dei cuccioli di leone, degli animali così imponenti, potenti e meravigliosi è un emozione indescrivibile. Pensare di essere utile a qualcosa è anche molto bello.
Scoprire di aver alimentato il traffico illegale di una specie a rischio è devastante.
Ha messo però la base di tutti i miei viaggi futuri.. un bello schiaffo per non ripetere mai più questo errore.



Quel che mi consola è che non ogni associazione agisce così. Ci sono dei centri che lavorano duramente per il benessere degli animali e lo fanno in maniera del tutto sostenibile e no profit.

Su questa pagina
potete fare un check delle organizzazioni valide e di quelle in lista nera.
Se volete fare un esperienza come questa documentatevi prima, a fondo!
Non siate ingenui come me.

Altre foto qui https://www.facebook.com/pg/claudiatravelframes/photos/?tab=album&album_id=776381642565261

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